Gli “Insegnanti calabresi”- PSP Partigiani della Scuola Pubblica- hanno
parlato di Scuola alla conferenza organizzata dall'ANPI (Associazione Nazionale
Partigiani d'Italia): Per una scuola di" sana e robusta
Costituzione", presso la Libreria Ubik, di Catanzaro Lido la mattina di
domenica 4 ottobre. Mario Vallone ha inquadrato la conferenza in un ciclo che
l'ANPI dedicherà alle riforme messe in atto da questo Governo che contrastano
apertamente con i valori della Costituzione .
Per i Partigiani della Scuola Pubblica -Insegnanti Calabresi hanno
relazionato le prof.sse Rosanna Giovinazzo di Cinque Frondi (RC) e Bianca Laura
Granato (Catanzaro).
La professoressa Giovinazzo ha
ripercorso i momenti salienti delle varie riforme scolastiche da Berlinguer a
Giannini, che hanno preparato l’humus per l’approvazione della legge 107/2015,
completando e realizzando il disegno di
una scuola verticistica ed aziendalistica. Modello di scuola che mina
pericolosamente, in nome di un’ideologia tecnocratica e plutocratica, i
principi fondanti della scuola come
luogo di formazione e di educazione
mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della
coscienza critica
La legge 107 di Riforma della scuola è la tragica conclusione di una sequenza di riforme partite dagli anni '90 con Luigi Berlinguer, che hanno visto il graduale orientamento della scuola pubblica verso una gestione autonoma e verticistica, lo svuotamento graduale dei curricoli scolastici a beneficio di una offerta formativa extra-curricolare ed infine il taglio di numerose ore (anche caratterizzanti gli indirizzi) dai piani di studio. Tutto ciò ha portato ad un graduale scadimento dell'efficacia formativa della scuola e ad una graduale differenziazione degli istituti, condizioni lesive del principio delle pari opportunità, sostiene la prof.ssa Giovinazzo. Questa ultima riforma ha costituito il "colpo di grazia" alla scuola pubblica, trasformandola in qualcosa di irriconoscibile più somigliante ad una azienda scolastica che non a ciò che prescriveva la nostra Costituzione.
La prof.ssa Granato si sofferma su alcuni contenuti della riforma particolarmente gravi sotto il profilo costituzionale: l'introduzione di soggetti privati nel ruolo inedito di "azionisti" della scuola pubblica, i quali imporranno la loro linea pseudo-pedagogica ai dirigenti, che della scuola non saranno più che degli amministratori delegati. L'autonomia di quest'ultimi è solo fittizia: i Docenti dovranno seguire le prescrizioni imposte al Dirigente dai soggetti esterni, da cui la valutazione sarà inevitabilmente condizionata e i titoli di studio conseguiti dagli studenti saranno inattendibili. Questo é il primo passo per una sperequazione degli alunni su base plutocratica: i soggetti provenienti da situazioni economiche più forti avranno accesso ad una carriera scolastica facilitata, mentre i soggetti deboli anche meritevoli soccomberanno di fronte alle insormontabili difficoltà economiche messe in campo da questa legge e dalle altre riforme che il governo ha progettato per smantellare pezzo per pezzo il welfare. Fa parte di questo scellerato disegno l'abolizione della scuola statale dell'infanzia, riaffidata agli enti locali con compartecipazione delle famiglie, il sostegno alla didattica cancellato, le classi pollaio più piene di prima, i piani di studio ridotti all'osso dalla Gelmini mai più ripristinati nonostante la sentenza del TAR del Lazio e il commissariamento del MIUR. Questa la triste"buona scuola" di Renzi, un progetto sponsorizzato attraverso slogan fallaci e diffamazione gratuita ai danni della classe docente. Il tutto mandato ad effetto tramite i media nazionali compiacenti che hanno oscurato e continuano ad oscurare ogni voce di dissenso.
Molti gli interventi dei partecipanti, Alba Oppedisano, che ha ricordato le
restrizioni al diritto di sciopero dopo la Riforma Moratti, quindi
l'introduzione della precettazione in caso di sospensione degli scrutini
finali, misura che ha vanificato le ultime proteste del personale scolastico
sia pure quasi unanimi; Eligio Basile che ha parlato dei pasticci e degli abusi
che già avvengono tra ATP e scuole, dove già si possono individuare facilmente
i docenti "protetti" e clientelarizzati; Luigi Cozza che ha
inquadrato le problematiche della scuola italiana nella politica europea; Rita
Militi che ha affrontato il problema del sostegno in Europa, paventando la
soluzione delle classi differenziali o meglio delle scuole differenti nelle
quali è segregata l'utenza con disturbi di apprendimento in Germania. Per
ultimo, l'avv. Ernesto Mazzei nell'esprimere soddisfazione per il movimento di
protesta che si leva dal mondo della scuola, ha fatto notare come questi
provvedimenti seguano tutti la medesima logica: quella della riduzione drastica
dei diritti dei lavoratori e dello svuotamento della Costituzione. Il job's act
ha quasi cancellato l'art. 18 e la prossima mossa sarà l'adeguamento dei
contratti del pubblico impiego a quelli privati.
A conclusione degli interventi la
riflessione unanime sul fallimento della politica italiana nella conduzione del
Paese verso una politica che pone al centro l'obiettivo economico e trascura
l'uomo, una politica che non salva neanche l'economia, visto che i costi
sociali del depauperamento della classe lavoratrice aumentano a dismisura e
sono a carico dello Stato, mentre imprenditori sempre più incapaci sperperano
le risorse, corrompono i politici, incamerano i profitti e affamano i
lavoratori senza produrre ricchezza. Il Governo Italiano e la politica italiana
hanno fallito nel perseguire per 20 anni la privatizzazione producendo povertà
senza ridurre il debito pubblico, la crisi non è che l'effetto di questi
gravissimi errori che hanno portato e stanno portando lo stato italiano in
dismissione. Gli Insegnanti Calabresi porteranno avanti la loro lotta contro
tutte le riforme scellerate che stanno distruggendo il welfare senza esito
positivo di sorta in alcun settore e non arretreranno fino al ripristino dello
stato di diritto pensato e descritto dai Padri Costituenti per tutto il popolo
italiano delle generazioni presenti e future.